Psicoterapia dell'età evolutiva per adolescenti

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L'adolescenza è una fase delicata dello sviluppo di ogni individuo: il corpo che cambia genera curiosità, a volte disagio, spesso disorientamento; la realtà esterna non è più  vissuta come immutabile e il mondo interno (pensieri, sensazioni, emozioni) si caratterizza spesso per la presenza di incertezze e di dubbi,  che non sempre trovano chiarimento. Il lavoro terapeutico accompagna l'adolescente verso una migliore consapevolezza dei propri limiti e delle proprie risorse, per poter riconquistare un senso di sé solido e un’identità più definita.

L'adolescenza è una fase delicata dello sviluppo di ogni individuo: il corpo che cambia genera curiosità, a volte disagio, spesso disorientamento; la realtà esterna non è più  vissuta come immutabile e il mondo interno (pensieri, sensazioni, emozioni) si caratterizza spesso per la presenza di incertezze e di dubbi,  che non sempre trovano chiarimento. Il lavoro terapeutico accompagna l'adolescente verso una migliore consapevolezza dei propri limiti e delle proprie risorse, per poter riconquistare un senso di sé solido e un’identità più definita.

Parlare di adolescenza risveglia in tutti noi i ricordi relativi a una fase della vita caratterizzata da conflitti,  da scoperte  e novità importanti. Si conoscono nuove figure di riferimento e si concretizza il desiderio di autonomia, anche se, proprio in questi anni, il distacco dalla famiglia e il desiderio di dipendenza da essa rappresentano uno dei temi principali vissuti dalla persona. Il corpo che cambia genera curiosità, a volte disagio, spesso disorientamento; la realtà esterna non è più  vissuta come immutabile e il mondo interno (pensieri, sensazioni, emozioni) si caratterizza spesso per la presenza di incertezze e di dubbi,  che non sempre trovano chiarimento.

Spesso si dice che accanto all’adolescente si trova anche una “famiglia adolescente”: i genitori, le persone che vivono accanto al figlio adolescente sperimentano un vissuto parallelo di incredulità, di disorientamento, vedendo il proprio figlio o la propria figlia che nel giro di poche ore è in grado di passare da un desiderio convinto di indipendenza dagli adulti, a un bisogno di rassicurazione per una delusione vissuta con gli amici.

La meta finale di questa fase è lo sviluppo di una reale autonomia dell’individuo, con il consolidamento della propria identità. Tale sviluppo, in alcuni casi, può essere reso complesso da una difficoltà di adattamento alla realtà esterna o interna vissuta dalla persona, per motivi che possono essere legati alle relazioni interpersonali, alla scuola, al rapporto con le figure adulte di riferimento, alla famiglia e così via. La psicoterapia con l’adolescente interviene in tale ambito, impostando, tramite la relazione  con il terapeuta e attraverso un lavoro condiviso, un percorso che lo aiuti a riflettere e a elaborare i propri vissuti e le proprie emozioni, scoprendo delle strategie e delle modalità più funzionali per affrontare il proprio mondo e la propria sofferenza.

Il percorso inizia con un periodo di valutazione durante il quale si delinea come è avvenuto l’invio, da chi è partita la richiesta d’aiuto e il grado di motivazione ad affrontare un lavoro psicologico. In seguito si traccia un obiettivo comune, frutto della contrattazione tra i bisogni espressi da chi chiede aiuto e i punti sensibili individuati dal terapeuta. Spesso, nel caso dell’adolescente, le tematiche espresse affrontano i temi dell’autonomia, della conoscenza di sé, della comprensione delle proprie emozioni. Il lavoro terapeutico accompagna la persona verso una migliore consapevolezza dei propri limiti e delle proprie risorse, per poter riconquistare un senso di sé solido e un’identità più definita. La durata del percorso terapeutico è parte integrante del contratto iniziale e viene concordata all’inizio del percorso; generalmente è inferiore rispetto a una psicoterapia con l’adulto, proprio per le caratteristiche specifiche dell’adolescente, come la spinta verso l’autonomia e l’individuazione.